Ottimizzazione prestazioni ottico-meccaniche tramite test di Roddier

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    Salve a tutti presto con l'aiuto di Mauro scriverò un tutorial per eseguire il test di roddier. Per chi non sapesse cos'è basta cercare su google c'è anche un gruppo su yahoo. In parole povere è un test fattibile da chiunque a partire dalle immagini in intra-extra focale. Nel frattempo chi volesse può riprendere due filmati in intra ed extra , con l'immagine della stella sfocata a schermo sui 2 cm di diametro max, il più simile possibile tra intra ed extra focale ( si può usare un riferimento , anche esterno come un cartoncino appoggiato sullo schermo o aprire una finestra di notepad e rimpicciolirla fino alla grandezza di riferimento).
    Ah disabilitate l'opzione del gamma correction, deve essere "originale" (in firecapture basta NON selezionare l'apposita casellqa).Dopo dovete usare K3ccd perchè finora è l'unico col quale riesco a salvare i file sommati, e salvare in fit 32 bit (versione 2) o 16 bit signed (versione 3) . Mi mandate quindi la somma finale ( 500-600 FRame sommati bastano ) e vi faccio io il test. Potete mandare tutto alla mia e-mail ([email protected])e vi risponderò in privato per correttezza e privacy. Poi se volete pubblicate voi il test.
    Ciaoo

    Ema

    Edited by emanuele.degiorgio - 5/1/2013, 11:37
     
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    dagli Appennini alle Alpi basta che sia BUIO

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    Esiste una bella discussione ( vecchiotta ) su Coelestis dove se ne parla approfonditamente.
    Ecco il link www.trekportal.it/coelestis/showthread.php?t=12532&page=2
     
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    Aggiungo questo link per tenere unito l'argomento.
    https://astroimaging.forumfree.it/?t=67179155&st=18
     
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  4. Vittorio Amadori
     
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    Discussione molto interessante, che sto seguendo molto volentieri anche su altri forum, ma che voglio approfondire in questa sezione.
    Ho avuto modo di sperimentare parecchie volte il test di roddier sul mio telescopio e di altri in rete per verificare la bontà e veridicità dei risultati rispetto ai test fatti con strumenti di laborrio e devo dire che i risultati sono molto affidabili e che se fatti con i dovuti criteri possa essere uno strumento molto interessante per noi astrofili.
    Vorrei però porre una domanda che mi lascia perplesso, dopo aver letto a destra e manca per avere un minimo di indottrinamnento su una materia di cui sono totamente ignorante, mi sono inbattuto nel test di "Lyot" che winroddier non verifica a quanto mi risulta, e che invece, da quanto ne so è importantissimo, vedi i test fatti dal tedesco Rohr e le spiegazioni che ho letto sul sito di Zambuto. tanto che strumenti con strehl eccelsi, diventano pessimi dopo che il test di Lyot indica percentuali di rugosità altissime, con risultati pessimi sul fronte contrasto dello specchio.

    Vittorio A.
     
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    Il test sulla rugosità è un discorso a parte, Vittorio.....e. Ti ringrazio per la domanda. La rugosità sfugge a moltissimi test, in gran parte anche a Roddier e totalmente all' interferometro. Bisogna però ricordare che la rugosità per sua natura non va a modificare la forma parabolica, ma agira come una diminuzione del contrasto e conseguente abbassamento della curva MTF. E' come se avessi un ostruzione maggiore.
     
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    Il test di Lyot serve a evidenziare la micro rugosità. L'interferometro non la vede perché, sostanzialmente, campiona la superficie dello specchio con una spaziatura pari alle righe di interferenza (qualche decina in tutto il diametro). Tutte le ondulazioni con scala più corta non vengono catturate, e fra queste ci son anche zone e il bordo ribattuto. Il test di Roddier campiona lo specchio in qualche centinaio di punti (il diametro in pixel delle immagini intra ed extra) e la differenza di intensità di punti omologhi è un misura di curvatura locale del fronte d'onda. Quindi se L'interferometro vede ondulazioni di lunghezza circa 1/10-1/20 del diametro, Roddier vede ondulazioni di lunghezza d'onda circa 1/100 del diametro. Poi con la elaborazione sicuramente si perde parte di questo potenziale. Però puoi notare che, per esempio, nei test del 5 e 6 novembre ci sono strutture di circa un decimo di diametro e anche meno che si ritrovano ruotate e quindi Roddier le vede. Queste nel test report si trovano sotto la voce "termini di zernike di ordine superiore".
    Quindi Roddier intravvede la rugosità di scala grande. La micro rugosità no. Questa però si vede allo star test come luce diffusa attorno a un stella luminosa. Più è breve la scala delle ondulazioni, più è ampio l'alone di luce. Tipicamente ondulazioni di lunghezza d'onda di 2 mm producono aloni di raggio 1 minuto d'arco. Più è intensa la rugosità più è intenso l'alone. Zambuto batte molto su questo. Però la questione della finitura superficiale è questione di lucidare lentamente e con pressioni contenute (Zambuto stesso dice che continua a lucidare bel oltre il momento in cui i residui della precedente lavorazione sono spariti). In genere le ottiche lavorate a mano e con il tempo che ci vule sono lucide. Quelle lavorate a macchina con il tempo più breve possibile per fare produzione sono più rugose. Le due ottiche di Vianello che ho visto erano super lucide, per fare un esempio. Infine, la micro-rugosità del substrato è solo la parte meno importante della rugosità della superficie riflettente. La qualità del coating è più importante e ancora più importante è il livello di pulizia. Proprio in questi giorni ho uno studente che si sta laureando con una tesi sullo scattering di luce di diversi tipi di coating (sperimentale... A proposito nessuna delle misure è fatta secondo "normativa e certificazioni" che ancora non esistono). I risultati sono interessanti e mostrano che ci sono diversi accorgimenti che possono migliorare la micro rugosità (vista con microscopio a forza atomica) e parimenti la diffusione di luce.

    Edited by mauro_dalio - 12/10/2013, 10:07
     
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    Ottimo Mauro, esauriente come al solito ;)
    Una domanda: se aumentassi il defocus potrei aumentare il campionamento? A scapito di cosa?
     
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    Sì, ma la sensibilità del metodo diminuisce all'aumentare del defocus, perchè le differenze di intensità si assottigliano. Riducendo invece il defocus c'è il disturbo causato dalla interferenza che produce gli anelli. C'è un defocus ottimale.
     
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    eh si immaginavo....mi sembrava di aver letto nel manuale intorno a 80-100 pixel, vero? Ma indipendentemente dalla focale utilizzata ?
     
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  10. Vittorio Amadori
     
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    Grazie Mauro per la spiegazuione.

    Nelle riprese planetarie, noi tutti usiamo rapporti di focale abbastanza spinti, in modo da poter risolvere maggiori dettagli possibili, seeing permettendo. Mi domando quindi se un buon contrasto, dato da uno specchio molto liscio, potrebbe dare quel qualcosa in più ad un'imagine planetaria, o forse l'elaborazione digitale metterebbe in secondo piano questo fattore?

    Vittorio A.
     
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    Qua stiamo parlando di diffusione di (relativamente poca) luce su ampi angoli. Penso che in questo caso il danno maggiore sia nel deep sky visuale. Là dove il cielo dovrebbe essere nero intorno agli oggetti deep è meno nero. E' come se ci fosse un po' di IL e addio ai dettagli più evanescenti.
    Il fatto che, diciamo l'1% di luce, finisca "attorno" al punto dove dovrebbe cascare fa poca differenza sul globo di un pianeta. Se l'1% di luce di una banda finisce in festone ne modifica l'intensità di poco (l'1%). Ma se la luce di una stella finisce dove dovrebbe essere nero, da zero all'!% la variazione è tantissima.
     
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  12. Vittorio Amadori
     
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    Approfitto sempre della disponibilità di Mauro e di voi tutti, per sapere come si capisce, osservando lo star test, se uno specchio ha il bordo ribattuto e sopratutto il roddier lo evidenzia e se si come?

    Vittorio A.
     
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    Il bordo ribattuto si presenta come una raggiera in intrafocalesull'anello esterno e un anello stretto e sottile brillante in extrafocale.
    Sì, Roddier lo vede.
     
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  14. Vittorio Amadori
     
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    La tua spiegazione coincide esattamnte con la visione in intra ed extra focale che ho osservato setimana scorsa con uno strumento di circa 400mm. Posso aggiungere che si notava anche della luce diffusa intorno alla stella. Se riesco a fare un roddier a questo specchio posso supporre che il bordo ribattuto sia osservabile col test si Focault.
    Vittorio A.
     
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    Ciao Vittorio! potrebbe esserti utile questo link http://dobsoniani.forumfree.it/?t=62882391

    In particolare la risposta di michele58. ;)
     
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24 replies since 5/1/2013, 11:16   989 views
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