Deconvoluzione di tipo "blind"

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    Questo è un primo tentativo di deconvoluzione cosidetta "blind". Si tratta di un metodo di ottimizzazione che ricerca la PSF che ottimizza l'immagine. Questo è un primo risultato.

     
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  2. Raffaele Barzacchi
     
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    Quali sono i filtri o metodi utilizzati?
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    Applico una tecnica di ottimizzazione che cerca la PSF migliore in uno spazio di 4 parametri. Ora compenso anche il bias del raw.



     
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    Ultima elaborazione dell'anno. Ho usato due maschere di contrasto a largo raggio dopo della deconvoluzione ottima.

     
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    Pwer il momento sono andato avanti solo di qua: http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f...=76865&start=53
     
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    Questo è l'ultimo affinamento dell'algoritmo. Fresco fresco... (non capisco perchè è sempre migliore in Mathematica)

     
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    Mauro, quando e se sarà possibile, a me piacerebbe approfondire il discorso. Ho letto il post su astrofili.org circa la ricerca automatica dell'ottimo, molto interessante. Credo che anche usando la deconvoluzione migliore possibile e criteri di ricerca dell'ottimo convergenti e non euristici i miglioramenti sarebbero praticamente invisibili.

    Mi piacerebbe poi provare sulle immagini deep... chissà cosa si riesce ad ottenere!
     
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    In effetti è un argomento molto interessante, direi pioneristico ed innovativo nel campo dell'imaging amatoriale. Potrebbe rivelarsi una rivoluzione in ambito elaborativo: stiamo tutti in attesa di sviluppi ed erudizioni didattiche !
    Ciao e complimenti per il lavoro
    Ema
     
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    Mauro, il problema della deconvoluzione ottima è molto semplice. Il modello è questo:

    g = h*f + n

    Dove "g" è il segnale registrato, f il segnale "vero", h la MTF del telescopio e n il rumore della camera e "*" l'operatore di convoluzione. Il problema è stimare f. In linea di principio se conosci h puoi invertire la precedente ottenendo:

    f'= g/h +n/h

    dove "/" è l'operatore di deconvoluzione. La formula ti dice che il rumore in f' stimata è il rumore della camera dopo deconvoluzione. Quello non te lo toglie nessuno.

    Se però non ha h, ma ha h' e fai la deconvoluzione con h' ottieni:

    f'' = (h*f)/h' +n/h'

    il termine (h*f)/h' non produce f' perchè h e h' non si compensano esattamente. Puoi anche scrivere:

    f'' = f'+Df+n/h'

    E questa volta vedi che avendo sbagliato la deconvoluzione inietti un errore Df=(h*f)/h'-f'. Questo può essere maggiore del rumore indotto dalla camera (la famosa buìccia d'arancia) e lo scopo della deconvoluzione ottima è mionimizzarlo.
     
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  10. Raffaele Barzacchi
     
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    Mauro come applichi PRATICAMENTE queste formule che hai postato?
    Che programma utilizzi dove inserire tali funzioni?
    Tu la fai semplice...ma molti (mi aggiungo anch'io) non hanno la tua conoscenza teorica. Ciò che tu giudichi semplice...cavolo...per me è più complesso ;)
    Raf
     
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    Sì è chiaro Mauro. Tuttavia...ora aspettaimo il codice sorgente! :D
     
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    Credo che non utilizzi un software planetario ma matematico. Inoltre per ora credo si sia scritto da solo il codice per generare l'algoritmo di ricerca euristico ... sarebbe bello poterlo implementare in un software astronomico esistente
     
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    Adesso vi sto per dire che tutta questa storia della deconvoluzione ottimizzata... non serve!

    No. In realtà, lavorando con l'ottimizzatore negli ultimi giorni ho visto che "lui cercava di fare sempre una certa cosa". Così ho guadato meglio che cosa faceva (in termini spettrali) e ho capito perchè lo fa. Capito che cosa l'ottimizzatore "vuol fare" (in realtà lui non "vuole" sta solo cercando un ottimo) ho realizzato che si può ottenere direttamente senza farglielo cercare ogni volta).
    In altre parole ho trovato un metodo di elaborazione che ha un senso che corrisponde a ottimizzare le immagini. Non solo, ma esaminando alcune immagini di alcuni famosi astroimager ho trovato che hanno delle caratteristiche simili. Vuoi vedere che c'è qualche piccolo segreto?

    Comunque devo ancora capire tutte le implicazioni, quindi per il momento il segreto resta tale. Vi mostro però la rielaborazione delle immagini di Guidi del 12 dicembre. Ho scelto un compromesso con un livello di rumore abbastanza basso (volendo si può tirare di più). Marco ci era andato vicino nella sua primissima elaborazione.
    Il vantaggio è che l'elaborazione qua va a colpo quasi sicuro (quindi se fai N filmati in una sera hai anche il tempo per elaborarli). Anche in questi caso infatti non ho ribilanciato colori né fatto stranezze dopo l'elaborazione dei tre canali.
    Volendo si può forzare sotto diversi aspetti ma questa credo sia più "realistica" sia nei colori sia nei contrasti (che anzi sono più forti del visuale).



    Posto anche un RRGB dove alcuni dettagli sono visibili meglio.

     
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    A riprova che questo metodo di elaborazione (basato su un semplice criterio) funziona rapidamente (non ci ho messo più di un minuto), ora posto la prima ripresa di quella sera (mai pubblicata; quella sopra è la numero 3 delle 22.08.30).

    Questa riprese è delle 21.45. Come commento devo dire che in questo caso è venuto un canale R buono, un G buono meno, e un B pessimo. Quella sopra invece è capitata con l'R peggiore. Il motivo è la variazione del seeing da un minuto all'altro (come mi dice Marco). Bisogna avere la fortuna che nei 5 minuti di ripresa il seeing sia stabile.

    Comunque alla fine il risultato non è male.



     
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    Un altro miglioramento del metodo di elaborazione....

     
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53 replies since 30/12/2012, 23:38   1651 views
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